Note e commenti:
Cominciamo col dire che è una delle mie saghe preferite in assoluto. Non saprei bene come classificarla perché c’è un po’ di tutto: horror, mistery, fantasy.. La storia ruota intorno alla vita di Sookie Stackhouse, una giovane ragazza con il dono della telepatia. Un bel giorno nel bar dove lavora si imbatte in un vampiro, al quale salva la vita.. e da qui parte un nuovo capitolo della sua vita.
La scrittura è molto scorrevole, ricca di dettagli al momento giusto. Un pregio rispetto a libri simili o sottogeneri è che, seppure sia sempre tutto notevolmente crudo ed esplicito raramente si scade nel volgare. Mi risulta inevitabile un paragone con la saga di Anita Blake che, simile come storia di fondo, ambientazione e sottomondo, ho abbandonato perché per me stava diventando un po’ troppo spinta senza un senso specifico nella storia. Qui, per fortuna, non capita mai.
La protagonista, Sookie, è davvero adorabile. Un po’ ingenua ma molto determinata, generosa e di buon cuore, sempre pronta ad aiutare, leale e dal carattere forte. E’ una bella eroina per un genere di romanzo come questo, non penso avrei potuto sopportare la classica principessina innamorata ancora una volta.
I vampiri della Harris sono i classici tenebrosi alla Dracula, bruciano al sole, sguardi truci e bellezza algida. Bill Compton è molto dolce ma Eric Northman riserva sorprese e mi aspetto che le tenga testa meglio dell’amorevole fidanzatino del momento.
La storia di questo capitolo riguarda una serie di omicidi di ragazze in qualche modo legate al fratello di Sookie, Jason. Ma quando è Sookie stessa ad essere minacciata il mistero si infittisce.. Il finale mi ha davvero colta di sorpresa: solitamente l’intuito mi suggerisce chi sia il probabile colpevole ma stavolta davvero non ci ero arrivata.