Note e commenti:
Adoro lo stile di Carroll alla follia! Ha la capacità di affascinare il lettore parlando per nonsense che non hanno né capo né coda!
E i personaggi sono così strani, buffi, strampalati, facendo discorsi davvero fuori dagli schemi. Forse potrei addirittura affermare che questo secondo volume, sebbene meno conosciuto del primo, è persino più coinvolgente e fantasioso.
Basandosi su un gioco ritenuto “noioso” dalla maggior parte delle persone, crea un mondo ancora più pazzo del Paese delle Meraviglie, dov’erano ambientate le avventure iniziali di Alice. Facendo il paragone con il cartone animato della Disney (che non rende assolutamente rispetto al libro in lingua originale che ho letto tempo fa), si può notare come questo abbia preso un po’ dal primo libro, un po’ dal secondo, ottenendo tutto sommato un buon cartone, ma che come ho detto poc’anzi non si può assolutamente paragonare con i libri.
Devo dire che mi è mancata parecchio la presenza dello Stregatto, che trovo semplicemente adorabile e geniale, e la cui rappresentazione nel film “Alice in wonderland” mi è piaciuta moltissimo. Purtroppo in questo secondo volume non ho trovato un personaggio che mi abbia attirato nello stesso modo.
La mia parte preferita è senza alcun dubbio quella in cui Alice parla con la regina bianca, facendo con lei quel discorso assolutamente senza senso della “marmellata di ieri e domani, ma non di oggi”.
Mi sono chiesta più di una volta quanto doveva essere Alice (e Carroll) per sognare una cosa del genere, ma, visto che i miei incubi non sono da meno, è meglio che io lasci perdere!
