Cristina Moracho, Althea e Oliver

Note e commenti:

Un libro comprato per caso e senza voglia che mi ha tenuto incollata alle sue pagine. Non ne avevo mai sentito parlare né trovato recensioni per sbaglio quindi è stato un po’ un salto nel vuoto ma ne è valsa la pena. Dalla frase sulla copertina mi aspettavo un classico romanzo romantico come i tanti che leggo in questo periodo, non mi sono fermata nemmeno a leggere la trama, volevo solo un’occasione per distrarmi e invece bam! Mi ha davvero colpita. Più che romantico è un romanzo di formazione, parla di due ragazzi amici per la pelle da anni, vicini di casa, che fanno tutto insieme e sono inseparabili. Ma la vita, si sa, ti obbliga a cambiare e se Althea è una ragazza sicura di sé e di quello che vuole, Oliver si dimostra un ragazzo insicuro e senza certezze, a causa anche di una rarissima malattia che cerca di curare. E’ un libro molto.. crudo. Non va tanto per il sottile in alcuni paragrafi e questo aspetto è stato determinante nella lettura: tutto è molto realistico e l’immersione nella storia è assicurata. Althea è davvero un bel personaggio, nello scorrere delle pagine si avvertono tutti i cambiamenti che subisce.. ha qualcosa che mi ha fatto pensare a Holden Caulfield per tutto il tempo, forse il suo atteggiamento innocente ma spavaldo, o le sue prepotenze reazionarie immotivate. Oliver invece, che all’inizio sembrava il più equilibrato e sensibile, mi ha un pochettino deluso come sviluppo, mi aspettavo qualcosa di più da un personaggio come il suo ma tutto sommato si completano e rendono il libro una piacevole lettura.